Sono passati 365 giorni. Molte cose sono cambiate. In bene e in peggio. Nell’Ottica sembra non essere successo nulla. Eppure, anche qui ci sono vincitori e vinti. Come in tutti gli altri settori.
Ho sempre creduto che in questa pandemia il mercato non sarebbe stato eguale per tutti. Avremmo avuto vincitori e vinti. Vincitori l’on line e la salute. Vinti ristorazione e turismo. Ho auspicato che l’ottica, intera, potesse far parte del mondo della salute che vinceva. Bastava essere anticiclica ovvero indispensabile e quindi al di sopra delle crisi, anzi ausiliaria alle crisi. Però non poteva essere così per tutti. Anche nell’Ottica. Ci sono vincitori e vinti, anche se il silenzio pare appianare tutto.
Vincitori sono i campanili dell’ottica, i piccoli borghi e quartieri italiani dove le persone vivono ma spesso non lavorano. Grazie allo smartworking e ai divieti molti si sono accorti di loro e hanno fatto la felicità di centri ottici storici ma periferici rispetto ai baricentri cittadini. Hanno perso le città, almeno per il momento. Città di affari come Milano o di business combinato come Roma tra turismo e istituzioni. Hanno straperso città a vocazione prettamente turistica e congressuale come Firenze e Venezia. Hanno perso insieme ai loro ottici che erano aggrappati alla clientela di passaggio e non a quella residenziale. Mancanza di turismo, business congressuale, fiere e lavoratori pendolari. È questa l’ottica che soffre oggi. Come soffre l’ottica dei centri commerciali. Chiusi per innumerevoli giornate con costi di gestione ingestibili rispetto agli incassi di sopravvivenza di questi mesi. Sono in molti così oggi anche nell’ottica che stanno soffrendo nel Retail e allo stesso tempo fanno soffrire la filiera che ci sta dietro.
L’export, essendo il nostro distretto quello a maggiore vocazione export con quasi il 90% del prodotto esternalizzato in Europa e Americhe, è crollato insieme al sistema fieristico. Da gennaio 2020 ad oggi, ultimo Monaco, la fiera dell’occhiale europea nel suo complesso non ha potuto o saputo produrre neppure on line un esperimento che tenesse vivo il concetto di scambio nel mercato europeo. Le aziende produttrici si sono adattate meglio di quelle grandi. Come succede spesso in Italia tornando agli usi e costumi di un tempo. Ma neppure questo ha salvato il sistema distrettuale dell’occhiale che necessita di aiuti politici nell’immediato e di pensiero strategico per salvaguardare un futuro macchiato dalla Pandemia.
Nonostante ciò, nell’Ottica nessuno ne parla. Non si delinea un tavolo di protagonisti-antagonisti che un volta tanto cercano di trovare un suono comune, armonioso, potente. Il nostro è un ambiente dove la polvere si mette sotto i tappeti. Con l’augurio che, un domani, non dovremmo venderci anche quelli.
Nicola Di Lernia