Il problema, come spesso accade non è quello di dotarsi bensì quello di comprendere quella tecnologia per ‘usarla’ al massimo per i propri scopi. Il fatto di possedere un telefono o un pc non è elemento essenziale per divulgare una buona comunicazione che sortisca degli effetti. Non basta la tecnologia. Ogni treno usa una rotaia ma il viaggio non è composto solo da quello.
Per non banalizzare le grandi opportunità offerte da questo momento di profondo caos e cambiamento serve rimettersi a studiare. La comunicazione su una piattaforma di webinar non è la stessa dell’aula e della videoconferenza. Vanno capite le opportunità prima di partire, i meccanismi di aggancio e di gestione del partecipante, la qualità degli strumenti tecnici che si utilizzano, le opportunità che mano a mano il proprietario del software mette a disposizione.
La tecnologia, ripeto, è nulla, se non ci mettiamo sopra il nostro pensiero. La tecnologia non appassiona se non ci applichiamo per ottenere effetti emotivi e creativi nel nostro linguaggio. In sostanza per utilizzare al meglio le piattaforme di meeting e di webinar bisogna tornare a studiare e non buttarsi a testa bassa. Anche se tutto funziona, sta solo funzionando la parte che non ci appartiene.