Una delle precauzioni più semplici e importanti per chi porta lenti a contatto è quella di manipolare le lenti stesse con le mani ben pulite. Qualcuno di voi dirà che è un “gioco da bambini” avere le mani pulite di questi tempi. È proprio così.
Un articolo apparso sul Corriere Salute del 18 febbraio 2021 parla di lenti a contatto, e giovanissimi. L’articolo cita uno studio realizzato in Australia in piena pandemia, a gennaio 2021, su 1000 ragazzi tra gli 8 e 12 anni e pubblicato dal “Opthalmics and Physiological Optic”. Lo studio evidenzia che i ragazzi sbagliano nella manutenzione delle loro lenti tanto quanto gli adulti.
Nonostante la buona notizia non posso non esprimere il mio rammarico su come la giornalista scoperchi un tema che per buon senso ed esperienza nell’Ottica conosciamo bene. L’ottico-optometrista esperto di lenti a contatto sa perfettamente per esperienza che i giovani tra i 12 e 18 anni sono spesso più attenti degli adulti nel seguire le buone norme dell’uso delle lenti a contatto. In seconda battuta, e questo lo trovo ancora più difficile da digerire, i referenti dei giornalisti per quanto riguarda le lenti a contatto sono esclusivamente oculisti.
Non comprendo come si possa cancellare la figura dell’ottico da un dibattito come quello delle lenti a contatto in Italia. Se non ci fosse l’Ottico in Italia le lenti a contatto in gestione agli oculisti avrebbe una penetrazione da paese del terzo mondo. La stragrande maggioranza degli oculisti non conosce le lenti a contatto, in termini tecnico-scientifici e non saprebbe neppure insegnare a metterle e toglierle. Nonostante ciò, la giornalista, che probabilmente non usa le lenti a contatto, chiede lumi solo agli oculisti e cita una Università in Giappone che ha realizzato ‘un prototipo di lente che si reidrata mantenendo sempre uno strato di liquido tra sé e l’occhio’.
Quando voglio comprendere se una guida ai ristoranti è affidabile cerco sempre i locali che indica nelle mie vicinanze e che posso conoscere. Se per il Corriere Salute il mondo delle lenti a contatto è questo forse è il momento che io pensi di acquistare in edicola anche un altro quotidiano.
Nicola Di Lernia