Il momento è delicato. Decidere di cambiare senza aspettare che ce lo imponga il mondo oppure attendere che la tempesta passi e si ritorni a prima con qualche piccola novità ad integrazione dell’esperienza?
Una domanda che credo molte persone di buona volontà si stiano facendo. Io qui posso solo raccontare la mia esperienza di questi sei mesi dal primo lockdown. Pochi mesi ma una eternità per come sono stati vissuti. Il Progressive Business Forum è nato a Firenze nel 2019 come convegno residenziale. Il suo obiettivo era quello di riunione le istituzioni, l’industria, il Retail organizzato e i singoli operatori del settore dell’ottica per studiare insieme lo stato dell’arte del mercato delle lenti progressive e darvi impulso. Il primo obiettivo di Firenze è stato raggiunto allora. Quasi 700 presenti, il mondo dell’ottica presente, un convegno qualitativamente eccellente.
Poi la Pandemia. Il Business Forum si è trasformato subito anche dietro mio impulso. Io sono uno di quelli che crede che sia meglio muoversi senza aspettare e portare novità vere che siano anticipatorie di un futuro prossimo diverso dal presente attuale. Per questo motivo a giugno è nata l’anteprima del Progressive Business Forum in uno studio televisivo nel format di TgCom-Tg24 con quasi quattro ore di trasmissione visibile in streaming dal pubblico da casa. Allora i manager del settore e gli ospiti invitati anche a distanza, tra cui un grande esperto come il prof. Rizzo, hanno dato vita al primo evento dell’ottica di respiro a disposizione di tutti.
Quell’anteprima fu il preludio dell’investimento di Nando Fabiano alla creazione di una piattaforma virtuale che potesse affiancarli al convegno fisico o televisivo come integrazione di contenuti commerciali e formativi. Il 21 settembre 2020 a Milano negli studi televisivi di Tele Lombardia è successo tutto ciò. Io che ho aiutato a creare questo nuovo format e l’ho condotto per oltre 7 ore posso già dire che ha almeno il 50% di miglioramento. Ma ha aperto al futuro e non ha mirato alla conservazione del pregresso. Questo format ha inoltre permesso la presenza di grandi ospiti i cui interventi verranno visionati nel tempo e non moriranno con l’evento stesso.
In sostanza io credo che sia un errore pensare al 2021 come un anno dove si possano fare le cose antiche ma con la cautela richiesta dal momento. Sarebbe come continuare a usare la tv con il tubo catodico perché si vede ancora bene. Gli eventi di prima sono finiti. Non saranno più gli stessi o al più si ridurranno a ‘chicche’ esclusive in un panorama internazionale dove lo sviluppo sta nella tecnologia multilingue. Mi dispiace. Spero di sbagliarmi perché tutto ciò creerà un cambiamento epocale anche all’indotto che vive del passato e come sta succedendo oggi a Milano vive di fantasmi.