Nulla di sbagliato se rispondi ‘bisogni’. Ad una domanda così secca senza alternativa la maggior parte di noi tende a dare maggiore importanza alla necessità. Però, se sei d’accordo con me, oggi le persone hanno molti meno bisogni di una volta e moltissimi desideri inespressi. Se sei un ottico che crede solo che siano i bisogni le necessità primarie del cliente allora posso annoverarti tra gli ottici ‘metallici’ bravissimi nella loro professione ma poco inclini a scavare nelle esigenze inespresse del cliente. Se dai per scontato il bisogno e dai maggiore importanza però al desiderio allora sei un ottico ‘spirituale’ ovvero colui che non guarda solo il dato oggettivo ma anche il soggetto che ha di fronte. In sostanza se sei l’uno e l’altro, ma non è un mestiere facile, posso annoverarti invece tra quelli che hanno già capito tutto. Sono gli ottici che avranno cura degli occhi e delle persone quelli che avranno il futuro più roseo da qui in avanti. Fatti scegliere per questo dai clienti rispetto alle catene, l’e-commerce, gli scontisti che sono concentrate sul bisogno. In una società liquida come quella di oggi la professione dell’ottico ha molto a che fare con la psicologia e la vita oltre che la fisica.